1. IL COUNSELING NARRATIVO: ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROGETTO
DI “VITA”.
Favole miti ed archetipi per la scoperta di sé
Tramontata ormai l’esclusiva valenza informativa e riaffermato il primato del soggetto nel percorso orientativo, sempre più ci troviamo ad assistere ad un passaggio in cui l’orientamento scolastico si avvicina alla formazione acquisendone caratteri, intenzionalità e criteri.
Ciascuno di noi è innanzi tutto il risultato della propria storia e la nostra storia è caratterizzata dalle narrazioni: quelle che facciamo su noi stessi, quelle che facciamo agli altri nelle nostre interazioni. Le narrazioni infatti ci permettono di strutturare l’identità personale, sociale, culturale e di riflesso pone le basi dell’identità professionale.
La narrativa psicologicamente orientata permette di costruire percorsi rivolti a bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani adulti allo scopo di aiutarli a individuare il “viaggio” da intraprendere per entrare di diritto “nella vita” adulta. Questa nuova area di approfondimento fa riferimento a favole e storie pensate e scritte per aiutare i protagonisti di questo viaggio a superare i problemi legati alla crescita, alle paure più comuni, alla gestione, comprensione e scoperta delle proprie emozioni. La struttura di queste favole permette di identificarsi con i protagonisti delle storie e imparare a superare le situazioni più difficili che incontrano lungo le varie tappe dello sviluppo.
La narrazione agisce come possibilità di restituire a se stessi un significato contribuendo alla costruzione dell’identità personale attraverso la rilettura e riscrittura della propria storia. L’identità personale infatti è ciò che ci distingue dall’altro, che ci permette di percepirci come unici, è in tale ottica che l’orientamento trova il suo significato più autentico: educare al proprio progetto di vita.
Contenuti
Per un orientamento efficace e per favorire la realizzazione del progetto di vita, si lavorerà con gli alunni sulle seguenti aree tematiche:
- Identità: mito dell’orfano e della separazione
- Immagine corporea: mito di narciso
- Abilità interpersonali: mito dell’angelo custode
- Creatività: mito delle divinità creatrici
- Autostima: mito dell’amore
- Autonomia: mito dell’indipendenza
- Autoefficacia: mito del guerriero
- Abilità di coping: mito del cavaliere
- Resilienza: mito del martire
- Consapevolezza emotiva: mito del risveglio interiore
- Scoperta degli Interessi: mito del viandante
- Promozione dei Valori: mito del sovrano
- Capacità di scegliere: mito del saggio
2. IMPARARE AD IMPARARE
La metodologia del Cooperative Learning per il successo scolastico
Il Cooperative Learning si presenta come un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti. Il corso presenta due obiettivi fondamentali:
- inquadramento logico-concettuale dell’apprendimento cooperativo;
- acquisizione di alcuni strumenti operativi applicabili nelle classi.
Contenuti
- Aspetti teorici fondamentali del Cooperative Learning
- L’interdipendenza positiva nei gruppi
- Le principali modalità di applicazione del Cooperative Learning
- L’Approccio Strutturale di S. Kagan
- Progettazione e realizzazione di unità didattiche con il Cooperative Learning
- Stili cognitivi e dinamiche di insegnamento-apprendimento
- Transfer e metacognizione
- Il metodo di studio
3. L’ALUNNO AGGRESSIVO E IPERATTIVO
Strategie di intervento emotive, cognitive e relazionali
Il corso mira a fornire competenze relazionali indispensabili a chi opera nell’ambito della relazione d’aiuto, attivando risorse strategiche nella gestione delle situazioni di disagio.
Il training formativo farà riferimento a diversi modelli operativi del Counseling Integrato. Saranno previste, oltre ad interventi di tipo frontale, metodologie didattiche attive quali: role-playing, modeling, tecniche guidate di simulazione, inversione dei ruoli, utilizzo di protocolli.
Contenuti
- Il Counseling non direttivo di C. Rogers
- La dinamica dell’ascolto attivo
- La comunicazione interruttiva
- La comunicazione nei processi di cambiamento
- Educare alla libertà e alla responsabilità
- Caratteristiche emotive e cognitive dell’aggressività e dell’iperattività
- Gli episodi di bullismo e di prevaricazione a scuola
- Bullismo e sentimento della vergogna
- Il counseling integrato: interventi esperienziali
4. L’UTILIZZO DELLE METAFORE TERAPEUTICHE A SCUOLA
Nuovi linguaggi per farsi "ascoltare" dai propri alunni
Nel counseling ed in psicoterapia la metafora e gli aneddoti ancora meglio delle fiabe e dei racconti, mostrano la loro utilità nel fornire un maggior numero di strade da intraprendere (emotive, comportamentali, relazionali) verso il proprio cambiamento. Permettono infatti di aiutare il soggetto ad osservare il suo disagio o la sua difficoltà da una prospettiva diversa. La metafora non è direttiva, favorisce la responsabilità dell’altro, crede nelle risorse interiori nascoste del soggetto che è libero di utilizzare i diversi significati contenuti nella metafora a livello inconsapevole a proprio modo e per i propri scopi. Pertanto la possibilità di costruire e restituire metafore personalizzate, permette all’alunno di divenire protagonista attivo nella crescita e nello sviluppo della propria personalità.
Contenuti
- Metafore e neurofisiologia
- Il counseling narrativo: fiabe, racconti aneddoti
- Principi di programmazione neurolinguistica
- I passi per la costruzione delle metafore
- Isomorfismo e strategie di collegamento
- Esercitazioni pratiche guidate: costruire la propria metafora
- L’utilizzo delle metafore nei disturbi del comportamento infantile
- Le metafore per la ristrutturazione delle emozioni disfunzionali: rabbia, paura, ostilità, demotivazione
- Le metafore con i genitori di alunni “difficili”
5. LA RESILIENZA A SCUOLA
Come aiutare i bambini a trasformare le proprie “ferite” in appredimenti
La resilienza è la capacità del bambino di superare circostanze singolari di difficoltà, dolore, trauma. La possibilità di evolvere favorevolmente è garantita dalla capacità di “adattarsi” a situazioni avverse e di sviluppare risorse sia interne che esterne.
I bambini sembrano essere avvantaggiati in tal senso perché sono in grado di mettere in atto cambiamenti flessibili per riadattarsi alla realtà, anche quando questa risulta ostile e precaria.. Per molti ricercatori l'accettazione incondizionata del bambino come persona, rappresenta il maggior contributo alla resilienza infantile.
Contenuti
- Definizione e ricerche scientifiche sulla resilienza
- La teoria dell’attaccamento di J. Bolwby e lo stile di conoscenza esplorativo
- Il concetto di trauma e la capacità di fronteggiarlo
- Il concetto di appartenenza e le abilità di coping
- Il problem solving: la capacità di trasformare la “ferita” in apprendimento
- I presupposti che favoriscono la resilienza nei bambini
- Strategie di counseling integrato per favorire la resilienza
6. ARTE ESPRESSIVA
La prevenzione del disagio infantile ed adolescenziale attraverso le terapie corporee ed espressive
In ambito educativo e formativo si sente più spesso parlare di percorsi di arte-terapia e teatro-terapia, per la prevenzione del disagio e la riscoperta della propria creatività come risorsa indispensabile alla promozione del benessere esistenziale. Le caratteristiche basilari di questi percorsi sono da ricercare nella centralità data ai processi creativi che i vari linguaggi non verbali e le dinamiche relazionali di gruppo fanno emergere. Lo stesso vale per la scelta dei linguaggi da utilizzare, tra i quali rientra la verbalizzazione come momento di analisi e riflessione.
L’oggetto creativo diventa pertanto oggetto di trasformazione in grado di evocare il passato e immaginare un futuro, per fornire al presente tutta la sua ricchezza e intensità.
Contenuti
- La conoscenza di sé, del proprio corpo, dei propri bisogni
- Il corpo in relazione: il linguaggio espressivo
- La drammatizzazione e le sculture corporee
- La terapia del gioco o la “play therapy”
- Le tecniche di espressione corporea
7. I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO: DIAGNOSI, PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE
Aspetti clinici, pedagogici, relazionali dei disturbi dell’apprendimento
Le ultime ricerche nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento hanno evidenziato come l’individuazione precoce e l’intervento possano giocare un ruolo positivo nel determinare l’evoluzione dei disturbi specifici dell’apprendimento e il complessivo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini con tali difficoltà.
Da queste considerazioni nasce l’esigenza di spostare l’ottica dell’intervento dalla riabilitazione vera e propria ad una efficace opera di identificazione e prevenzione dei potenziali disturbi con la finalità di ridurre la probabilità di un loro insuccesso scolastico attraverso interventi di tipo educativo mirati e specifici.
Nel seminario verrà sottolineata l’importanza della diagnosi precoce nei casi di dislessia, disortografia, discalculia, ecc. fornendo indicazioni utili per riuscire a individuare e riconoscere le caratteristiche principali di questi disagi. Saranno inoltre proposti adeguati metodi educativi-riabilitativi al fine di riflettere insieme sul lavoro in sinergia svolto dalle figure fondamentali quali l’insegnante, il logopedista, lo psicologo, la famiglia.
Contenuti
- Eziologia dei disturbi dell’apprendimento
- Prevenire le difficoltà di apprendimento
- Utilizzo dei questionari osservativi per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento
- L’intervento per il potenziamento dell’apprendimento
- Il lavoro in rete tra professionisti
8. IL BENESSERE SCOLASTICO DEGLI INSEGNANTI
La supervisione alla pari tra insegnanti
All’interno di questo spazio, gli insegnanti avranno la possibilità di approfondire in gruppo le seguenti tematiche:
- Analisi di casi nelle situazioni di disagio scolastico,
- Gestione e programmazione del lavoro di team-building,
- Attivazione di uno spazio di crescita personale e professionale
Tali incontri saranno attivati come percorsi di “Counseling di gruppo per insegnanti”, all’interno dei quali sarà possibile trovare uno spazio di riflessione, elaborazione delle dinamiche scolastiche, crescita personale e professionale.
Contenuti
- Demotivazione, stress, ansia dell’insegnante
- I vissuti di solitudine e di isolamento ed il sostegno del team di lavoro
- Il volto e la maschera dell’educazione
- Esercizi pratici per favorire la condivisione emotiva
- La “supervisione alla pari” come risorsa per affrontare le situazioni difficili
9. MIGLIORARE L’AUTOSTIMA E LA CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA
Il Counseling educativo con bambini ed adolescenti
Avere una buona autostima significa mantenere un’idea stabile del valore personale nei diversi momenti dell’esistenza. Ciò consente di facilitare sia i processi di apprendimento che l’instaurarsi di relazioni stabili positive.
La proposta formativa si pone l’obiettivo di accompagnare gli insegnanti nell’individuazione di risorse interiori nei propri studenti e di offrire strumenti operativi al fine di promuovere una maggiore sicurezza delle proprie capacità e del proprio valore.
Contenuti
- Comunicazione ed autostima: criteri di discriminazione tra alta e bassa autostima
- I prerequisiti dell’autostima
- Come formulare le critiche costruttive
- La dissuasione cognitiva
- Il problem-solving: trovare risorse adeguate per affrontare situazioni problematiche
- Imparare ad affrontare le emozioni negative
- Le risorse per una piena realizzazione di se stessi
- I messaggi che migliorano l’autostima
10. LA CONDUZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO E LA GESTIONE DEI CONFLITTI
Dalla gestione dei conflitti all'assertività in classe
Il corso, attraverso l’utilizzo di una metodologia didattica attiva, vuole favorire l’acquisizione di competenze comunicative nella gestione del conflitto che può manifestarsi nella relazione tra colleghi, alunni e nel rapporto con le famiglie.
Conoscere meglio l’altro e utilizzare una comunicazione assertiva, favorisce la fuoriuscita dal conflitto che spesso diviene causa del malessere scolastico.
Contenuti
- La gestione del conflitto in classe. Dagli impliciti comunicativi all’ascolto profondo
- Le dinamiche relazionali nei gruppi di bambini, preadolescenti e adolescenti
- La comunicazione assertiva
- Il ruolo dell’insegnante come facilitatore della comunicazione in gruppo
- Il disagio manifesto ed il disagio latente: ciò che si mostra, cosa nasconde?
- I comportamenti disturbanti.
- Strategie psico-pedagogiche individuali e di gruppo per promuovere l’interdipendenza positiva.
11. LE EMOZIONI DISTRUTTIVE A SCUOLA
La formazione alla competenza emotiva a scuola
Il corso si basa sui principi della R.E.T. (Terapia Razionale-Emotiva di Albert Ellis), rivelatasi un valido strumento di lavoro nel difficile compito di unire in maniera costruttiva ed efficace il processo di apprendimento con le risorse interne, quali l’attenzione, l’autostima e le competenze emotivo-cognitive. Secondo le riflessioni di Ellis, l’apprendimento non è tanto il risultato di una sollecitazione esterna, ma il modo in cui ciascun individuo valuta, interpreta e seleziona la realtà sulla base di precedenti esperienze. Il corso di formazione mira ad accompagnare gli insegnanti nel processo di analisi e di riflessione circa gli schemi emotivi e cognitivi di ogni singolo allievo. Attraverso l’analisi di casi e l’utilizzo di filmati di “Video-modeling”, verranno valutate insieme strategie educative individualizzate, al fine di offrire una risposta soddisfacente sia ai pensieri irrazionali e disfunzionali, sia a quelle emozioni trascurate o inappropriate degli alunni in situazione di disagio.
Contenuti
- Imparare a dialogare con le proprie emozioni
- L’intelligenza emotiva: il contatto e l’empatia
- Le emozioni trascurate: superare le emozioni parassite
- Le emozioni disfunzionali in classe. La consapevolezza e la competenza emotiva degli alunni.
- Autoaffermazione di sé ed autoregolazione emotiva
- Come affrontare situazioni complesse: il problem solving-emotivo
- Il copione e le ingiunzioni bloccanti
METODOLOGIA
I seminari di carattere esperienziale prevederanno, oltre alle relazioni frontali, metodologie didattiche attive quali: role-playing, modeling, tecniche guidate di simulazione, inversione dei ruoli, psicodramma, utilizzo di protocolli, utilizzo della video-micro-analisi. La formazione farà riferimento ai diversi modelli operativi del counseling e della psicoterapia integrata.
DOCENTI
Psicologi, Pedagogisti, Docenti universitari, Formatori esperti in counseling scolastico, Consulenti Grafologi, Counselor Professionali, tutti iscritti nei relativi albi professionali.
DESTINATARI DEI CORSI
Insegnanti, educatori professionali, operatori del settore psico-pedagogico, genitori e tutti coloro che si trovano ad interagire con i bambini, i ragazzi, i giovani e le loro famiglie nei contesti scolastici ed extrascolastici.
Favole miti ed archetipi per la scoperta di sé
Tramontata ormai l’esclusiva valenza informativa e riaffermato il primato del soggetto nel percorso orientativo, sempre più ci troviamo ad assistere ad un passaggio in cui l’orientamento scolastico si avvicina alla formazione acquisendone caratteri, intenzionalità e criteri.
Ciascuno di noi è innanzi tutto il risultato della propria storia e la nostra storia è caratterizzata dalle narrazioni: quelle che facciamo su noi stessi, quelle che facciamo agli altri nelle nostre interazioni. Le narrazioni infatti ci permettono di strutturare l’identità personale, sociale, culturale e di riflesso pone le basi dell’identità professionale.
La narrativa psicologicamente orientata permette di costruire percorsi rivolti a bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani adulti allo scopo di aiutarli a individuare il “viaggio” da intraprendere per entrare di diritto “nella vita” adulta. Questa nuova area di approfondimento fa riferimento a favole e storie pensate e scritte per aiutare i protagonisti di questo viaggio a superare i problemi legati alla crescita, alle paure più comuni, alla gestione, comprensione e scoperta delle proprie emozioni. La struttura di queste favole permette di identificarsi con i protagonisti delle storie e imparare a superare le situazioni più difficili che incontrano lungo le varie tappe dello sviluppo.
La narrazione agisce come possibilità di restituire a se stessi un significato contribuendo alla costruzione dell’identità personale attraverso la rilettura e riscrittura della propria storia. L’identità personale infatti è ciò che ci distingue dall’altro, che ci permette di percepirci come unici, è in tale ottica che l’orientamento trova il suo significato più autentico: educare al proprio progetto di vita.
Contenuti
Per un orientamento efficace e per favorire la realizzazione del progetto di vita, si lavorerà con gli alunni sulle seguenti aree tematiche:
- Identità: mito dell’orfano e della separazione
- Immagine corporea: mito di narciso
- Abilità interpersonali: mito dell’angelo custode
- Creatività: mito delle divinità creatrici
- Autostima: mito dell’amore
- Autonomia: mito dell’indipendenza
- Autoefficacia: mito del guerriero
- Abilità di coping: mito del cavaliere
- Resilienza: mito del martire
- Consapevolezza emotiva: mito del risveglio interiore
- Scoperta degli Interessi: mito del viandante
- Promozione dei Valori: mito del sovrano
- Capacità di scegliere: mito del saggio
2. IMPARARE AD IMPARARE
La metodologia del Cooperative Learning per il successo scolastico
Il Cooperative Learning si presenta come un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti. Il corso presenta due obiettivi fondamentali:
- inquadramento logico-concettuale dell’apprendimento cooperativo;
- acquisizione di alcuni strumenti operativi applicabili nelle classi.
Contenuti
- Aspetti teorici fondamentali del Cooperative Learning
- L’interdipendenza positiva nei gruppi
- Le principali modalità di applicazione del Cooperative Learning
- L’Approccio Strutturale di S. Kagan
- Progettazione e realizzazione di unità didattiche con il Cooperative Learning
- Stili cognitivi e dinamiche di insegnamento-apprendimento
- Transfer e metacognizione
- Il metodo di studio
3. L’ALUNNO AGGRESSIVO E IPERATTIVO
Strategie di intervento emotive, cognitive e relazionali
Il corso mira a fornire competenze relazionali indispensabili a chi opera nell’ambito della relazione d’aiuto, attivando risorse strategiche nella gestione delle situazioni di disagio.
Il training formativo farà riferimento a diversi modelli operativi del Counseling Integrato. Saranno previste, oltre ad interventi di tipo frontale, metodologie didattiche attive quali: role-playing, modeling, tecniche guidate di simulazione, inversione dei ruoli, utilizzo di protocolli.
Contenuti
- Il Counseling non direttivo di C. Rogers
- La dinamica dell’ascolto attivo
- La comunicazione interruttiva
- La comunicazione nei processi di cambiamento
- Educare alla libertà e alla responsabilità
- Caratteristiche emotive e cognitive dell’aggressività e dell’iperattività
- Gli episodi di bullismo e di prevaricazione a scuola
- Bullismo e sentimento della vergogna
- Il counseling integrato: interventi esperienziali
4. L’UTILIZZO DELLE METAFORE TERAPEUTICHE A SCUOLA
Nuovi linguaggi per farsi "ascoltare" dai propri alunni
Nel counseling ed in psicoterapia la metafora e gli aneddoti ancora meglio delle fiabe e dei racconti, mostrano la loro utilità nel fornire un maggior numero di strade da intraprendere (emotive, comportamentali, relazionali) verso il proprio cambiamento. Permettono infatti di aiutare il soggetto ad osservare il suo disagio o la sua difficoltà da una prospettiva diversa. La metafora non è direttiva, favorisce la responsabilità dell’altro, crede nelle risorse interiori nascoste del soggetto che è libero di utilizzare i diversi significati contenuti nella metafora a livello inconsapevole a proprio modo e per i propri scopi. Pertanto la possibilità di costruire e restituire metafore personalizzate, permette all’alunno di divenire protagonista attivo nella crescita e nello sviluppo della propria personalità.
Contenuti
- Metafore e neurofisiologia
- Il counseling narrativo: fiabe, racconti aneddoti
- Principi di programmazione neurolinguistica
- I passi per la costruzione delle metafore
- Isomorfismo e strategie di collegamento
- Esercitazioni pratiche guidate: costruire la propria metafora
- L’utilizzo delle metafore nei disturbi del comportamento infantile
- Le metafore per la ristrutturazione delle emozioni disfunzionali: rabbia, paura, ostilità, demotivazione
- Le metafore con i genitori di alunni “difficili”
5. LA RESILIENZA A SCUOLA
Come aiutare i bambini a trasformare le proprie “ferite” in appredimenti
La resilienza è la capacità del bambino di superare circostanze singolari di difficoltà, dolore, trauma. La possibilità di evolvere favorevolmente è garantita dalla capacità di “adattarsi” a situazioni avverse e di sviluppare risorse sia interne che esterne.
I bambini sembrano essere avvantaggiati in tal senso perché sono in grado di mettere in atto cambiamenti flessibili per riadattarsi alla realtà, anche quando questa risulta ostile e precaria.. Per molti ricercatori l'accettazione incondizionata del bambino come persona, rappresenta il maggior contributo alla resilienza infantile.
Contenuti
- Definizione e ricerche scientifiche sulla resilienza
- La teoria dell’attaccamento di J. Bolwby e lo stile di conoscenza esplorativo
- Il concetto di trauma e la capacità di fronteggiarlo
- Il concetto di appartenenza e le abilità di coping
- Il problem solving: la capacità di trasformare la “ferita” in apprendimento
- I presupposti che favoriscono la resilienza nei bambini
- Strategie di counseling integrato per favorire la resilienza
6. ARTE ESPRESSIVA
La prevenzione del disagio infantile ed adolescenziale attraverso le terapie corporee ed espressive
In ambito educativo e formativo si sente più spesso parlare di percorsi di arte-terapia e teatro-terapia, per la prevenzione del disagio e la riscoperta della propria creatività come risorsa indispensabile alla promozione del benessere esistenziale. Le caratteristiche basilari di questi percorsi sono da ricercare nella centralità data ai processi creativi che i vari linguaggi non verbali e le dinamiche relazionali di gruppo fanno emergere. Lo stesso vale per la scelta dei linguaggi da utilizzare, tra i quali rientra la verbalizzazione come momento di analisi e riflessione.
L’oggetto creativo diventa pertanto oggetto di trasformazione in grado di evocare il passato e immaginare un futuro, per fornire al presente tutta la sua ricchezza e intensità.
Contenuti
- La conoscenza di sé, del proprio corpo, dei propri bisogni
- Il corpo in relazione: il linguaggio espressivo
- La drammatizzazione e le sculture corporee
- La terapia del gioco o la “play therapy”
- Le tecniche di espressione corporea
7. I DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO: DIAGNOSI, PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE
Aspetti clinici, pedagogici, relazionali dei disturbi dell’apprendimento
Le ultime ricerche nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento hanno evidenziato come l’individuazione precoce e l’intervento possano giocare un ruolo positivo nel determinare l’evoluzione dei disturbi specifici dell’apprendimento e il complessivo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini con tali difficoltà.
Da queste considerazioni nasce l’esigenza di spostare l’ottica dell’intervento dalla riabilitazione vera e propria ad una efficace opera di identificazione e prevenzione dei potenziali disturbi con la finalità di ridurre la probabilità di un loro insuccesso scolastico attraverso interventi di tipo educativo mirati e specifici.
Nel seminario verrà sottolineata l’importanza della diagnosi precoce nei casi di dislessia, disortografia, discalculia, ecc. fornendo indicazioni utili per riuscire a individuare e riconoscere le caratteristiche principali di questi disagi. Saranno inoltre proposti adeguati metodi educativi-riabilitativi al fine di riflettere insieme sul lavoro in sinergia svolto dalle figure fondamentali quali l’insegnante, il logopedista, lo psicologo, la famiglia.
Contenuti
- Eziologia dei disturbi dell’apprendimento
- Prevenire le difficoltà di apprendimento
- Utilizzo dei questionari osservativi per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento
- L’intervento per il potenziamento dell’apprendimento
- Il lavoro in rete tra professionisti
8. IL BENESSERE SCOLASTICO DEGLI INSEGNANTI
La supervisione alla pari tra insegnanti
All’interno di questo spazio, gli insegnanti avranno la possibilità di approfondire in gruppo le seguenti tematiche:
- Analisi di casi nelle situazioni di disagio scolastico,
- Gestione e programmazione del lavoro di team-building,
- Attivazione di uno spazio di crescita personale e professionale
Tali incontri saranno attivati come percorsi di “Counseling di gruppo per insegnanti”, all’interno dei quali sarà possibile trovare uno spazio di riflessione, elaborazione delle dinamiche scolastiche, crescita personale e professionale.
Contenuti
- Demotivazione, stress, ansia dell’insegnante
- I vissuti di solitudine e di isolamento ed il sostegno del team di lavoro
- Il volto e la maschera dell’educazione
- Esercizi pratici per favorire la condivisione emotiva
- La “supervisione alla pari” come risorsa per affrontare le situazioni difficili
9. MIGLIORARE L’AUTOSTIMA E LA CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA
Il Counseling educativo con bambini ed adolescenti
Avere una buona autostima significa mantenere un’idea stabile del valore personale nei diversi momenti dell’esistenza. Ciò consente di facilitare sia i processi di apprendimento che l’instaurarsi di relazioni stabili positive.
La proposta formativa si pone l’obiettivo di accompagnare gli insegnanti nell’individuazione di risorse interiori nei propri studenti e di offrire strumenti operativi al fine di promuovere una maggiore sicurezza delle proprie capacità e del proprio valore.
Contenuti
- Comunicazione ed autostima: criteri di discriminazione tra alta e bassa autostima
- I prerequisiti dell’autostima
- Come formulare le critiche costruttive
- La dissuasione cognitiva
- Il problem-solving: trovare risorse adeguate per affrontare situazioni problematiche
- Imparare ad affrontare le emozioni negative
- Le risorse per una piena realizzazione di se stessi
- I messaggi che migliorano l’autostima
10. LA CONDUZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO E LA GESTIONE DEI CONFLITTI
Dalla gestione dei conflitti all'assertività in classe
Il corso, attraverso l’utilizzo di una metodologia didattica attiva, vuole favorire l’acquisizione di competenze comunicative nella gestione del conflitto che può manifestarsi nella relazione tra colleghi, alunni e nel rapporto con le famiglie.
Conoscere meglio l’altro e utilizzare una comunicazione assertiva, favorisce la fuoriuscita dal conflitto che spesso diviene causa del malessere scolastico.
Contenuti
- La gestione del conflitto in classe. Dagli impliciti comunicativi all’ascolto profondo
- Le dinamiche relazionali nei gruppi di bambini, preadolescenti e adolescenti
- La comunicazione assertiva
- Il ruolo dell’insegnante come facilitatore della comunicazione in gruppo
- Il disagio manifesto ed il disagio latente: ciò che si mostra, cosa nasconde?
- I comportamenti disturbanti.
- Strategie psico-pedagogiche individuali e di gruppo per promuovere l’interdipendenza positiva.
11. LE EMOZIONI DISTRUTTIVE A SCUOLA
La formazione alla competenza emotiva a scuola
Il corso si basa sui principi della R.E.T. (Terapia Razionale-Emotiva di Albert Ellis), rivelatasi un valido strumento di lavoro nel difficile compito di unire in maniera costruttiva ed efficace il processo di apprendimento con le risorse interne, quali l’attenzione, l’autostima e le competenze emotivo-cognitive. Secondo le riflessioni di Ellis, l’apprendimento non è tanto il risultato di una sollecitazione esterna, ma il modo in cui ciascun individuo valuta, interpreta e seleziona la realtà sulla base di precedenti esperienze. Il corso di formazione mira ad accompagnare gli insegnanti nel processo di analisi e di riflessione circa gli schemi emotivi e cognitivi di ogni singolo allievo. Attraverso l’analisi di casi e l’utilizzo di filmati di “Video-modeling”, verranno valutate insieme strategie educative individualizzate, al fine di offrire una risposta soddisfacente sia ai pensieri irrazionali e disfunzionali, sia a quelle emozioni trascurate o inappropriate degli alunni in situazione di disagio.
Contenuti
- Imparare a dialogare con le proprie emozioni
- L’intelligenza emotiva: il contatto e l’empatia
- Le emozioni trascurate: superare le emozioni parassite
- Le emozioni disfunzionali in classe. La consapevolezza e la competenza emotiva degli alunni.
- Autoaffermazione di sé ed autoregolazione emotiva
- Come affrontare situazioni complesse: il problem solving-emotivo
- Il copione e le ingiunzioni bloccanti
METODOLOGIA
I seminari di carattere esperienziale prevederanno, oltre alle relazioni frontali, metodologie didattiche attive quali: role-playing, modeling, tecniche guidate di simulazione, inversione dei ruoli, psicodramma, utilizzo di protocolli, utilizzo della video-micro-analisi. La formazione farà riferimento ai diversi modelli operativi del counseling e della psicoterapia integrata.
DOCENTI
Psicologi, Pedagogisti, Docenti universitari, Formatori esperti in counseling scolastico, Consulenti Grafologi, Counselor Professionali, tutti iscritti nei relativi albi professionali.
DESTINATARI DEI CORSI
Insegnanti, educatori professionali, operatori del settore psico-pedagogico, genitori e tutti coloro che si trovano ad interagire con i bambini, i ragazzi, i giovani e le loro famiglie nei contesti scolastici ed extrascolastici.
PER INFORMAZIONI
Per ricevere ulteriori indicazioni circa i progetti potete inviare una e-mail a [email protected] |
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